Per conoscere da vicino la piattaforma For Funding e il rapporto tra profit e non profit abbiamo intervistato Italo Della Libera, 62 anni, Direttore Area Terzo Settore Veneto, Friuli V.G., Trentino A.A. di Intesa Sanpaolo. Il suo compito è seguire il mondo delle associazioni e del Terzo Settore. Nella vita privata Italo è impegnato nel mondo del sociale: insieme alla sua famiglia ha fondato un’associazione di volontariato, "OGNI GIORNO" per Emma Onlus. 

 

Un gruppo bancario e il mondo del volontariato sembrano due realtà completamente opposte. Che cosa, invece, può dare l’uno all’altro?

È uno scambio reciproco e un gioco di squadra. Il volontariato può insegnare tanto a una banca. Possiamo parlare di un principio di contaminazione reciproca. Il volontariato può portare a un nuovo modo di pensare l’economia e il profitto, introducendo termini come l’equità, la sostenibilità, la solidarietà in grado di modificare le scelte che stanno alla base del mercato. Per esempio è possibile fare scelte eticamente sostenibili come non investire in paesi che non rispettano i diritti umani, che impediscono la libertà di associazione sindacale, che non vanno a impattare sull’ambiente o che lo fanno in maniera contenuta.

In Italia i volontari sono circa 6 milioni di persone, organizzati o meno in associazioni, e hanno un impatto sul resto della popolazione italiana. Numeri così grandi ci parlano di una risorsa da valorizzare e che può permeare molte attività del mondo profit. Il volontariato è un bene economico, anche se a volte è difficile quantificarne il suo alto valore sociale. Molte associazioni già lo fanno e sono molto brave in questo, ma credo che dal mondo profit il volontariato può imparare a darsi una struttura, degli obiettivi a breve e lungo termine e la capacità di rendicontare i risultati raggiunti.

 

Perché sostenere le associazioni e il mondo del volontariato?

Le associazioni come UILDM, che si occupano di malattie rare sono il primo interlocutore per le famiglie che hanno un problema, il punto di riferimento quando non sai a chi rivolgerti, la prima ancora di salvezza per chi è preso dallo sconforto. Questo perché in associazione trovi chi parla la tua stessa lingua e vive quello che vivi tu.
Sono anche il “pungiglione” per diffondere una cultura dell’inclusione e della disabilità. Non da ultimo, sono una molla per dare sostegno alla ricerca scientifica, spingendo i ricercatori verso nuove patologie da studiare o verso nuovi approcci.

 

Su cosa si basa la piattaforma For Funding? Che idea ci sta dietro?

For Funding è una piattaforma che aiuta le organizzazioni non profit selezionate a raccogliere donazioni e prestiti per realizzare i loro progetti. Sulla piattaforma sono infatti confluiti due principi, quello del dono e quello del prestito di comunità. Persone e aziende possono sostenere le storie e i valori in cui credono in modo diretto e concreto, donando e prestando denaro.

La parte della piattaforma che permette la donazione, consente di sostenere uno o più progetti in modo trasparente. Per ogni progetto infatti è disponibile una descrizione chiara, le donazioni effettuate e una rendicontazione finale di quanto è stato realizzato. Tutti i progetti che entrano in piattaforma hanno superato un percorso di verifica, in questo modo la banca “ci mette la faccia”, una sorta di bollino di garanzia sulla serietà del progetto. In questo ambito rientra il progetto “A Scuola di Inclusione: giocando si impara” che UILDM ha proposto.

Sulla piattaforma esiste inoltre la Sezione denominata Terzo Valore che permette quello che noi definiamo il prestito di comunità: privati e aziende possono prestare del denaro, preferibilmente senza pretendere un tasso d’interesse, per un progetto meritevole. È un modo per coinvolgere la comunità in progetti concreti che così hanno la possibilità di crescere ed essere realizzati.

 

Che vantaggio ha coinvolgere in prima persona la comunità?

È un movimento che parte dal basso, che mette in azione persone e risorse. Ha il vantaggio di andare in cerca di tante persone che abbraccino la tua idea. È un'azione universale che consente la diffusione di una cultura, quella del dono, e nel caso di UILDM anche quella dell’inclusione.

Difendiamo insieme il diritto al gioco dei bambini con disabilità. Sostieni il progetto "A Scuola di inclusione: giocando si impara".