Dal 1° febbraio è attiva la campagna UILDM “Inclusione, un gioco da ragazzi” a sostegno del progetto “A scuola di inclusione: giocando si impara”.
La campagna si trova sulla piattaforma For Funding di Intesa Sanpaolo e durerà fino al 30 aprile. L'obiettivo è raccogliere 30.000 euro per installare giochi e giostre accessibili nei parchi delle città di Napoli, Genova e Venezia.


«La Sezione di Napoli si trova nel comune di Arzano. Nel 2020 il Covid non ha fatto altro che peggiorare un contesto già difficile dal punto di vista economico», racconta Salvatore Leonardo, il presidente. Attualmente le scuole sono chiuse, a partire dall’anno scorso hanno funzionato a singhiozzo, alternando didattica a distanza e presenza.

«È in una situazione come questa che entriamo in gioco noi. UILDM non si è mai fermata, ha continuato a offrire servizi di trasporto, consegnare farmaci e spesa anche quando tutto era bloccato. Questo perché noi abbiamo una priorità: prenderci cura delle persone nel nostro territorio.

La nostra Sezione da molti anni entra nelle scuole e anche ora continua a dialogare con il mondo della scuola: non ci siamo mai tirati indietro perché i bambini, gli adolescenti e i giovani sono da tutelare, aiutandoli a crescere nel migliore dei modi. Fino al 2019 avevamo degli sportelli in alcuni istituti scolastici: si trattava di spazi che offrivano supporto psicologico e aiuto, gestiti direttamente da nostri volontari. Non solo, nella nostra Sezione gli studenti delle superiori possono svolgere stage all’interno dei percorsi di alternanza scuola-lavoro.

In questo periodo molti dei nostri pc portatili sono in prestito a studenti e famiglie per la didattica a distanza. Alcuni di questi ragazzi al pomeriggio vengono in Sezione da noi a fare il doposcuola, seguiti dai nostri volontari. È un modo per non lasciarli soli: noi così diamo sostegno alle famiglie che lavorano e non possono occuparsi di loro.
Ora la Sezione rimane aperta ai nostri soci, seguiamo le regole alla lettera, contingentando gli accessi, fortunatamente non abbiamo avuto casi tra i nostri ragazzi. La nostra sede, che si trova nel complesso della Città dei ragazzi, è dotata di spazi ampi.»

 

Come state portando avanti il progetto “A scuola di inclusione: giocando si impara”?

Con questo progetto continuiamo a tenerci in contatto con le scuole, entriamo fisicamente (se è possibile) o digitalmente nelle classi, incontriamo gli studenti e parliamo loro di diversità, di inclusione, di disabilità.

A loro raccontiamo il nostro sogno più bello. Quello di installare un’altalena accessibile a nido, una giostra “Carosello” e un pannello ludico-sensoriale all’interno del parco dell’Ospedale Monaldi di Napoli. L’area interna all’ospedale è molto bella, con tanto spazio verde, panchine per sedersi e chiacchierare. In primavera e in estate i bambini possono scendere a giocare. Il parco si vede bene dal terrazzo del reparto che ospita il NeMO Napoli. Io guardo giù e mi immagino già le giostre installate e i bambini che giocano insieme.

L’idea è nata qualche tempo fa parlando con Marco (Rasconi, presidente nazionale UILDM, n. d. r.) e Alberto (Fontana consigliere UILDM e presidente dei Centri NeMO, n. d. r.). Dicevo loro che sarebbe bello mettere dei giochi in un ospedale.
Grazie a questo progetto portiamo gioia e spensieratezza in un luogo dove c’è tanta sofferenza. Io sono il 17 esimo di 19 fratelli, so quanto bello è giocare e stare insieme ad altri bambini. E da nonno, quando vedo i miei nipoti giocare con altri bambini, il mio cuore si riempie di gioia. Un parco giochi in questo momento di difficoltà è un dono bellissimo perché dà tanta leggerezza e felicità ai bambini!

 

Contribuisci anche a tu a far felici tanti bambini! Sostieni il progetto "A Scuola di inclusione: giocando si impara".