Abbiamo chiesto a Simone Bucchi, presidente del CSV Marche, e a Tomas Nobili, presidente del CSV di Pesaro-Urbino, di raccontarci come è nata la collaborazione per il progetto UILDM "A scuola di inclusione: giocando si impara" e come i Centri Servizi Volontariato possono contribuire alla crescita di un territorio. 

In foto: a sinistra Simone Bucchi, a destra Tomas Nobili 

 

Simone Bucchi – Presidente CSV Marche

Quale ruolo rivestono i CSV per progetti come “A scuola di inclusione: giocando si impara”?

Innanzitutto ci tengo a mettere in luce la collaborazione con la Sezione UILDM di Pesaro-Urbino, in particolare ringraziando il presidente Bruno Premilcuore. Questo progetto ci permette sia di essere al fianco dei bambini con disabilità e di una parte più fragile delle nostre comunità, sia di mostrare i CSV come enti in grado di accompagnare le associazioni sul territorio. Non ci occupiamo solo di servizi, vogliamo essere di stimolo.

Sono stato educatore per 20 anni insieme a ragazzi con disabilità. Ora il mio sguardo si è arricchito anche del punto di vista dei genitori, lavoro molto al fianco delle famiglie: mi metto nei loro panni, e un progetto come “A scuola di inclusione: giocando si impara” è una boccata d’aria. Poter avere a disposizione un parco giochi attrezzato e accessibile per bambini con disabilità significa far arrivare il messaggio che tutti sono importanti, tutti hanno il diritto il giocare.

 

Quali aspettative ha per il futuro?

La mia speranza è un domani passare difronte al parco (in via Maestri del Lavoro, n.d.r.) e vedere giocare insieme tutti i bambini. Non solo tra compagni, ma anche tra fratelli, situazione che spesso non si realizza per mancanza di giostre e di accessibilità generale del parco.

 

Che bambino era?

Ero uno scalmanato e adoravo andare in bici, alla ricerca di avventure!

 

Tomas Nobili – Presidente CSV Pesaro-Urbino

Il CSV che rappresenta è un attore che sta collaborando molto per la riuscita del progetto “A scuola di inclusione: giocando si impara”.

Il Centro Servizi Volontariato è un collante per il territorio. Ha l’obiettivo di tenere insieme Terzo Settore e Pubblica Amministrazione, le scuole, le famiglie, tutti coloro che lavorano con i ragazzi. Quando ci è stato proposto il progetto UILDM “A scuola di inclusione: giocando si impara” abbiamo aderito subito, inserendolo all’interno del nostro “Progetto Scuole” per farlo conoscere a bambini e ragazzi.

Il Comune di Pesaro-Urbino è già sensibile al tema del diritto al gioco. Il parco giochi “Miralfiore” è infatti completamente inclusivo e non vediamo l’ora di vedere realizzati gli interventi previsti dal progetto UILDM al parco che si trova vicino alla scuola “Pirandello”. È inoltre previsto un concerto con la band “I ladri di carrozzelle”, per sensibilizzare anche con la musica sul tema dell’inclusione.

Spero che questa collaborazione metta in luce l’importanza del fare rete tra Terzo Settore e Pubblica Amministrazione. Programmare e progettare insieme serve a dare risposte a tutta la comunità, non solo a fornire servizi. In questo senso, deve avvenire un cambiamento culturale per guardare ai CSV come luoghi che non abbandonano nessuno.

 

Fare rete è fondamentale. Come sta il territorio di Pesaro-Urbino?

Il territorio di Pesaro – Urbino è davvero popolato di associazioni, parliamo di circa 400 realtà. Spesso la spinta di creare un’associazione nasce da esigenze personal. Credo però sia importante chiedersi prima se si può contribuire a qualcosa che esiste già. Durante la pandemia molte persone mi hanno contatto per rendersi utili, e alcune hanno poi deciso di iniziare un percorso duraturo. Il CSV serve anche a questo, a migliorare in termini di consapevolezza.

 

Che bambino era?

Ero un bambino socievole. Mi piaceva fare gruppo. Ho perso il papà da giovane e questo, per alcuni aspetti, mi ha fatto crescere velocemente. Alla parola inclusione affido il significato di saper ascoltare. Tutti abbiamo delle difficoltà ed è importante essere presi per mano e comprendere che le soluzioni si trovano insieme.

 

(cs)

 

Contribuisci anche a tu a far felici tanti bambini! Sostieni il progetto "A Scuola di inclusione: giocando si impara".